Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha annunciato il via al processo di privatizzazione che partirà da domani. Sarà varato “il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che fa iniziare il processo di privatizzazione previsto. Per le Poste si comincia con il 40 per cento poi vediamo”. Il ministro ha parlato a margine dei lavori del Forum di Davos. Saccomanni ha partecipato a un incontro con gli investitori internazionali a porte chiuse insieme al segretario al Tesoro Usa, Jack Lew, e al ministro delle Finanze giapponese, Haruhiko Kuroda.
Il governo aveva annunciato a novembre di voler raccogliere 12 miliardi mettendo in vendita alcune proprietà dello Stato. Tra le altre cose, nel “pacchetto“ del governo erano incluse anche: una quota di controllo di Sace e Grandi Stazioni, quote di Enav, Stm, Fincantieri, Cdp Reti, il gasdotto Tag e un 3 per cento di Eni. E in un secondo momento sono entrate anche anche le Poste italiane.
Il ministro italiano ha spiegato di aver illustrato ai partecipanti i progressi dell’Italia nelle riforme strutturali. “Altre ne faremo domani quando si faranno passi concreti sulle privatizzazioni”, ha aggiunto. “Mi hanno chiesto anche cose sull’Europa – ha detto il ministro – e ho sottolineato l’importanza dell’Unione bancaria e del rilancio dell’attività economica Ue attraverso le misure che le istituzioni europee possono prendere”.