Matteo Messina Denaro punterebbe più all’arricchimento personale che al comando di Cosa Nostra. Sono le conclusioni che il capo della polizia, Alessandro Pansa, ha riferito alla Commissione Antimafia nel corso di un’audizione.
“Non sembra aver conseguito la leadership di Cosa Nostra – spiega Pansa -, ma sembra mostrare più interesse per l’arricchimento personale che per la gestione corale di Cosa Nostra”. Pansa ha anche sottolineato che, in ogni caso per la sua cattura esistono “risorse ampissime” sia dal punto di vista economico che del personale.
Le ultime risultanze investigative, ha spiegato Pansa, danno da parte di Messina Denaro “una maggiore vocazione per l’arricchimento personale” rispetto al controllo sui clan. Il boss sembra dunque avere “più interessi propri e redditizi che non un ruolo carismatico nell’organizzazione”. Il capo della polizia ha però precisato che questo non vuol dire che l’attenzione nei confronti di Messina Denaro da parte degli investigatori sia in calo.
“È un soggetto che si muove come Bernardo Provenzano con contatti rarissimi con pochi soggetti e dunque tempi molto lunghi. Stiamo ragionando su cosa altro possiamo fare” per prenderlo e in ogni caso ci sono “risorse ampissime”. Il capo della polizia ha infatti ricordato che proprio questa mattina si è svolta una riunione al Viminale per quantificare le risorse specifiche a disposizione del personale che lavora su Messina Denaro.