Nonostante la pesante scure del commissario dello Stato sul 70% della manovra, secondo il governatore Rosario Crocetta “la finanziaria regge nelle cose che ci interessano, penso al taglio del numero di società partecipate e alla riforma dei consorzi di bonifica”. Crocetta parla di “risposte parziali” sui precari”. Il governatore della Sicilia parla di “crudeltà sociale” da parte del commissario dello Stato, Carmelo Aronica, riferendosi ad alcune norme della finanziaria regionale bocciate dal prefetto.
Tra le 33 norme ‘cassate’ ci sono il fondo per i disabili, l’accesso abitativo per le famiglie disagiate, il salario di solidarietà con un assegno previsto di 400 euro al mese per un anno, le agevolazioni per le giovani coppie per l’acquisto della prima casa. Per Crocetta, l’impugnativa “riduce l’intervento a una manovra depressiva sul piano economico, che impedisce alla Regione di mettere in campo le azioni di sviluppo e di solidarietà nei confronti dei giovani e degli svantaggiati”. Crocetta annuncia l’intenzione di “aprire una vertenza col governo Letta per varare leggi che consentano alla Sicilia di uscire dall’abisso in cui è stata trascinata in questi anni”.
E in merito alle norme in finanziaria sulle coppie di fatto “è ideologica, conservatrice, discriminatoria e incoerente rispetto alla direttive europee”. “Stiamo valutando di appellarci alla Consulta e alla Corte di giustizia europea”, aggiunge Crocetta all’Ansa.