Primi intoppi alla Camera per la riforma elettorale: il testo base ancora non è stato depositato in commissione Affari costituzionali, riunita dalle 15 di oggi. Della proposta che dovrebbe mandare in pensione il Porcellum ancora non c’è traccia e i problemi per l’Italicum di Matteo Renzi non sono pochi. Sel ha già detto di non essere disponibile sabato e domenica per consentire lo svolgimento del congresso di Riccione ma non è l’unico partito a porre dei paletti.
Il ritardo di oggi è dovuto ad alcune modifiche che servirebbero a creare una norma “salva Lega”: il problema del Carroccio è lo stesso di tutti i partiti piccoli, ovvero arrivare alla soglia di sbarramento del 5% (8 nel caso in cui la Lega dovesse correre da sola). L'”Italicum” proposto da Renzi non prevede infatti l’aiuto per i partiti “territoriali”, contenuto invece nel vecchio Porcellum: prima infatti era sufficiente raggiungere il 10% in almeno 3 regioni per entrare in Parlamento.
La proposta di Matteo Renzi, arrivata dopo l’accordo con Silvio Berlusconi, continua ad agitare i partiti, sia di maggioranza che di opposizione. Anche i tempi stringono, con i lavori fermi venerdì, sabato e domenica: la previsione è di far approdare il testo della riforma in Aula il 29 gennaio ma prima si deve attendere la conferenza dei capigruppo prevista per domani.
Mentre la Camera lavora sulla proposta di Renzi, il Movimento 5 stelle ha lanciato un referendum online per esprimere il parere sulla legge elettorale che verrà presentata in Parlamento dai “portavoce a 5 stelle”.