Gli alti livelli di melatonina riducono il rischio di sviluppare il cancro alla prostata: a rivelarlo è uno studio condotto dal Dipartimento di Epidemiologia dell’Harvard School of Public Health e presentato da Sarah Markt in occasione dell’AACR – Prostate Cancer Foundation Conference on Advances in Prostate Cancer Research, conclusa oggi a San Diego.
Si è dimostrato infatti come la sostanza, che ha la funziona di regolare il ciclo sonno-veglia, abbia la capacità di gestire degli ormoni che influenzano alcuni tumori, come quello del seno e, appunto, alla prostata: “La perdita del sonno e altri fattori possono influenzare la quantità di secrezione di melatonina o bloccarla del tutto – spiega la Markt – e i problemi di salute associati ai bassi livelli di melatonina, l’interruzione del sonno, e/o all’interruzione del ritmo cardiaco sono ampi, tra cui un potenziale fattore di rischio per il cancro”.
Analizzando le urine di 928 uomini islandesi infatti, è stato evidenziato come l’avere un livello di melatonina superiore alla media porti a una conseguente riduzione del 75% di rischio di contrarre un cancro. A 111 dei pazienti analizzati infatti, nel periodo compreso tra il 2002 e il 2009, è stato diagnosticato un cancro alla prostata, di cui 24 in uno stadio avanzato, gli stessi il cui livello di melatonina fosse minore rispetto agli altri. Da sottolineare però che l’assunzione di farmaci che aiutano il sonno non aiutano a una maggiore secrezione della sostanza.