Sono in 200 mila a rischiare di perdere il proprio posto di lavoro: un’emorragia occupazionale che sembra non arrestarsi. I dati Inps parlano chiaro: la Cisl lancia l’allarme per i 208 mila lavoratori che sono in cassa straordinaria e in deroga. Per loro il rischio di essere licenziati è alto.
Nel 2013 la cassa integrazione ha superato il miliardo di ore autorizzate: secondo l’Osservatorio Cisl: “Quel che è ancora più preoccupante è che si è accentuato il passaggio da cassa integrazione a disoccupazione: complessivamente nei primi 11 mesi del 2013 si registra un aumento del 32,5% delle domande di disoccupazione, Aspi, mobilità presentate nello stesso periodo del 2012. I dati sulle ore complessive autorizzate di Cassa integrazione nel 2013, distribuiti per regioni, mostrano una netta concentrazioni in Lombardia (23,4%), in Piemonte (12%) e in Veneto (10,1%)”.
All’inizio del 2014 le vertenze ancora aperte al ministero dello Sviluppo economico erano 159 per circa 120.000 lavoratori interessati: il calcolo arriva dall’Osservatorio Cisl che sottolinea come gli esuberi siano circa il 15% degli occupati complessivi delle imprese coinvolte. Diciotto delle imprese per le quali il ministero ha aperto un dossier hanno dichiarato la cessione di attività (2.300 i lavoratori coinvolti). Nel 2013 sono stati firmati 62 accordi al ministero che hanno evitato circa 12.000 licenziamenti.