“Adotta un cane e non paghi la Tares”. Non è solo uno slogan di una campagna politica ma l’iniziativa che ha intrapreso Sebastiano Scorpo, sindaco di Solarino, un comune in provincia di Siracusa. Una provincia con un particolare primato: hanno un’altissima concentrazione di cani randagi.
E il primo cittadino, intervistato a Ballarò, ha preso carta e penna e ha fatto due conti: nel 2013 il Comune ha speso per i cani 54.234,42 euro, comprendenti spese sanitarie, microchip e sterilizzazioni; mentre per le famiglie 35.000 euro. “Spendiamo più per assistere i cani che le famiglie” ha commentato Scorpo.
Una situazione che non piace ai cittadini che lamentano di pagare le tasse ma di non ricevere in cambio i servizi. E da qui l’idea del sindaco: le famiglie che adottano un cane non dovranno pagare la Tares. Paradossalmente in questo modo il Comune risparmia. L’abolizione della tassa va avanti fino a quando il cane è in vita e due volte l’anno le famiglie ricevono un controllo da parte dei vigili urbani.
Ma a sentire gli addetti ai lavori, quelli che recuperano ogni giorno i cani per strada e gli prestano le prime cure, in realtà è solo un problema culturale difficile da superare: “Se fossero tutti labrador, avrebbero tutti una famiglia”. Magari con l’idea del sindaco qualche cosa cambierà.