Un team di ricerca presidiato da Daniel Borota dell’Università John Hopkins di Baltimora ha pubblicato uno studio sulla rivista Nature Neuroscience volto a dimostrare la capacità della caffeina di potenziare la memoria.
Michael Yassa, uno dei coordinatori del gruppo di ricerca, ha affermato: ” Sapevamo da tempo che la caffeina porta miglioramenti cognitivi, ma non erano mai stati studiati con dettaglio i suoi effetti nell’uomo sul miglioramento della memoria. Lo studio – prosegue – dimostra per la prima volta l’effetto della caffeina nel rendere più ‘resistenti’ i ricordi per oltre 24 ore”.
La ricerca ha coinvolto 100 volontari a cui è stato chiesto di analizzare e memorizzare alcune immagini. A prova ultimata ogni partecipante ha ricevuto una pillola, alcune contenenti 200mg di caffeina (l’equivalente di circa 3 tazzine di caffè), altre vuote per verificare un eventuale effetto placebo. Il giorno seguente è stato chiesto ai tester di visualizzare altre immagini e di dividerle in tre categorie: nuove, vecchie e simili a quelle viste il giorno precedente.
I partecipanti a cui è stata somministrata la pillola contenente la caffeina hanno avuto una maggiore capacità di distinzione delle immagini simili in quanto la sostanza ha permesso appunto un potenziamento della memoria, che ha permesso di memorizzare meglio e più dettagliatamente le immagini del giorno precedente, permettendo così un confronto più accurato.
“Se avessimo usato un test standard senza l’uso di questo ‘trucco’ – riferendosi alla similarità tra le immagini – non avremmo osservato nessun effetto della caffeina” ha commentato Yassa.
Da sottolineare però che non sono stati riscontrati gli stessi effetti dopo aver somministrato una quantità inferiore di caffeina e che, se assunta prima dell’attività di memorizzazione, non frutta gli stessi vantaggi.