Grossi problemi per Yahoo!: l’homepage del famoso portale, nei giorni compresi tra il 31 dicembre e il 3 gennaio, ha “ospitato” dei banner pubblicitari contenenti dei malware. L’azienda ha confermato il problema sostenendo: “Sui nostri siti europei sono stati pubblicati annunci non conformi alle nostre linee editoriali, che hanno generato diffusione di malware” e sottolinea come gli stessi abbiano risparmiato i computer Mac e i dispositivi mobili.
Giora Engel, collaboratrice della società di sicurezza informatica Light Cyber, ha spiegato in un’intervista alla BBC come “l’obiettivo del malware è quello di creare un vasto network di macchine usate per il data mining necessario alla produzione di Bitcoin”.
Come spiegato in questo articolo, i Bitcoin non risiedono in un unico ente, bensì si avvalgono del protocollo peer-to-peer, in modo che le informazioni passino da utente a utente, e lo scopo della diffusione del malware è proprio quello di trasformare in bot tutti i pc infetti affinché le operazioni di calcolo vengano estese a più macchine, come spiega la Engel stessa: “Gli autori di codice malware cercano di realizzare programmi sempre più efficienti, in grado di utilizzare nel migliore dei modi la potenza di calcolo diffusa”. E il proprio computer, una volta infetto, sarà costretto a utilizzare le sue risorse per la generazione di Bitcoin, con un conseguente rallentamento generale.
La società olandese Fox It ha stimato un contagio di circa 27 mila utenti ogni ora e la nazione più colpita sarebbe la Romania, seguita dal Regno Unito, Francia e Italia. La falla utilizzata dal malware risiederebbe in alcuni software non aggiornati che gestiscono il linguaggio Java.