L’approvazione del Bilancio interno dell’Ars è anche occasione ghiotta per accendere nuove polemiche e rinfocolare vecchi rancori. E’ questo il caso dello scontro tra Antonio Venturino e il Movimento 5 Stelle, abbandonato dal deputato poco dopo la sua elezione.
“Non è possibile fare le ‘verginelle’ quando si interviene in aula – commenta Venturino – far credere di essere i più puri di tutti, quando poi invece ci si comporta esattamente come gli altri. L’onorevole Giancarlo Cancelleri ha criticato tutto della legge sulla spending review, tranne la norma sui ‘contratti in essere’ per il personale: forse perché anche il gruppo del Movimento 5 Stelle ha attivato una serie di contratti con diversi collaboratori? Oggi i deputati 5 Stelle criticano il bilancio dell’Ars, ma i soldi per i loro portaborse non vengono forse dallo stesso bilancio?”.
La risposta di Cancelleri non si è fatta attendere. “Raccolgo i rimproveri di tutti in questo Parlamento, tranne che da parte di Venturino – dice – gli altri non avevano promesso agli elettori di restituire i soldi dell’indennità, lui sì e non lo ha fatto”. I deputati 5 Stelle, rivolgendosi alla presidenza dell’Ars, hanno anche ribadito più volte la richiesta di far parte del Consiglio di Presidenza dal momento che proprio Venturino, una volta eletto vicepresidente, ha abbandonato il Movimento. E su questo punto l’Ars ha registrato anche l’intervento di Giuseppe Milazzo (Ncd), che durante un suo intervento ha detto, rivolgendosi ai deputati grillini: “Avete voluto Venturino? E ora ve lo piangete”. Apertura, invece, da parte del presidente Ardizzone.