L’Infanta Cristina di Borbone, la figlia più giovane del re di Spagna Juan Carlos, è stata incriminata nell’ambito del cosiddetto scandalo Noos.
Cristina dovrà rispondere delle accuse di malversazione e riciclaggio in relazione ai fondi pubblici per sei milioni di euro ricevuti dalla fondazione Noos per la promozione dello sport che fa capo al marito, l’ex giocatore di pallamano Inaki Urdangarin. Cristina è il primo parente diretto del re ad essere accusato formalmente di corruzione nella storia moderna della Spagna.
La Casa Reale, attraverso un portavoce ufficiale, ha espresso “rispetto” per la decisione del giudice.
I reati ipotizzati dal giudice istruttore del caso, sarebbero stati commessi dalla figlia del re in qualità di comproprietaria di Aizoon, l’azienda di famiglia in cui sono transitati oltre un milione di euro pubblici dall’Istituto Noos. Il magistrato sostiene che la contabilità di Aizoon, la societàpresieduta dalla duchessa di Palma, è “molto lontana dall’essere conforme alla realtà” e giudica “fiscalmente opaca” la ripartizione dei dividendi tra i titolari dell’azienda di famiglia: la stessa Infanta e il marito, Inaki Urdangarin.