La vicenda che a Novembre aveva travolto l’ordine dei Camilliani, con l’arresto dell’ex superiore, Roberto Salvatore, assume dei risvolti inaspettati. Le indagini, condotte dal pm romano Giuseppe Cascini, infatti, hanno rivelato un vero e proprio sistema che ruotava attorno a Paolo Oliverio, commercialista anch’esso finito in manette dopo il finto rapimento dei due frati Camilliani.
“Non li aprite, che qui viene giù l’Italia”, avrebbe detto il fiscalista agli uomini delle fiamme gialle durante la perquisizione del suo ufficio riferendosi a pc e drive Usb, rivela il Corriere della Sera. Ed effettivamente quegli archivi informatici, sempre secondo il quotidiano di via Solferino, si sono rivelati traboccanti di nomi. Politici, alti prelati, funzionari militari, persino alcuni 007, industriali, boss e personaggi di spicco, sono migliaia i file ritrovati negli hardware di Oliverio, che era persino in possesso di strumenti per effettuare intercettazioni telefoniche.
Lo sterminato archivio, ricco di dossier, informazioni e contatti, avrebbe consentito al commercialista di muovere i fili di una serie di attività criminali che spaziavano dai ricatti al pilotaggio dei controlli di Equitalia, grazie ai numerosi “ganci” all’interno dell’Agenzia; dai rapporti con politici e faccendieri al riciclaggio per conto della ‘ndrangheta e persino un ruolo nell’orientamento degli appalti di Finmeccanica, al centro di un’ulteriore inchiesta.
La Procura parla di un “forte condizionamento della Pubblica amministrazione attraverso ricatti, attività di dossieraggio e finanziamento illecito della politica, grazie alla partecipazione nelle attività criminali dell’organizzazione di esponenti della ‘ndrangheta calabrese della banda della Magliana e di personaggi facenti parte di logge massoniche coperte oltre ad autorevoli prelati”. Accuse pesanti, che potrebbero tuttavia essere solo la punta di un iceberg. La scoperta di un lato oscuro che potrebbe realmente far venire giù l’Italia. E non solo.
Forti erano infatti i legami del commercialista con alcuni ambienti vaticani. Oltre ai rapporti con Salvatore e i Camilliani, infatti, sono emersi diversi altri episodi che confermerebbero i tanti contatti di Oliverio con la Chiesa.