I carabinieri del Comando Provinciale di Bologna sono intervenuti in via Landi, dove resiste, sebbene i numerosi tentativi di sgombero, un insediamento abusivo di nomadi e rom, perché era stata segnalata una donna che aveva appena partorito.
La donna, una romena di 22 anni, aveva appena partorito un feto di circa sei mesi trovato morto dal personale del 118 che è intervenuto. La ragazza aveva un’emorragia perché non era riuscita ad espellere la placenta ed è stata ricoverata in ospedale.
Il cordone ombelicale sarebbe stato reciso dal compagno della ragazza, un romeno di 23 anni: il feto era di sesso maschile.
I militari stanno interrogndo i presenti per ricostruire la dinamica e per accertare eventuali responsabilità per la morte del feto o si tratta di un aborto spontaneo in circostanze precarie.