Tra Beppe Grillo e Giorgio Napolitano è ormai chiaro che non corre buon sangue, tanto da spingere il leader del Movimento 5 stelle a dedicare il post natalizio del suo blog al presidente della Repubblica. Una favola al vetriolo per augurare “Merry Christmas, Mr President”: “C’era una volta…. un re, direte voi. No, c’era un presidente della Repubblica. In quel Paese la monarchia non esisteva da tempo. Questo presidente era un uomo molto anziano, con le fattezze di un re scomparso. Il suo portamento, nonostante l’incedere dell’età, era regale, altero. Pur non essendo un re, regnava come un re”.
Grillo regala una fiaba tutta italiana e ricca di polemica: a partire dalle intercettazioni del Colle con l’ex ministro Nicola Mancino, nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-mafia: “La parola del presidente era sacra, inviolabile, non poteva essere udita dai magistrati. Quando ciò accadeva e una sua conversazione con un indagato veniva registrata, il presidente faceva cancellare i nastri“.
Ancora, il leader dei 5 stelle non si lascia sfuggire l’occasione di attaccare il Lodo Alfano, una legge “che persino un bimbo avrebbe bocciato come incostituzionale e che si era preso libertà che sconfinavano dal ruolo, ma era per il bene estremo del Paese”.
Grillo chiude con il botto, ricordando che “ogni anno a Capodanno, da tempo immemore il presidente faceva un discorso al popolo”, lanciando il suo monito: “Questa tradizione si ripete forse per l’ultima volta. A gennaio lo aspetta una richiesta di impeachment per la sua decadenza”.