Dal solstizio d’inverno, il 21 dicembre, le giornate cominciano ad allungarsi: l’inverno è al culmine e comincia la primavera astronomica e ci si prepara per accogliere la stagione del sole e della vita. Per gli antichi questo giorno coincideva con il 25 dicembre e lo si celebrava con una festa ricca di significati.
Per i pagani era la Festa del Fuoco o della Luce perché significava la rinascita del sole e il risveglio della natura.
Nell’antica Roma si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell’agricoltura: una settimana di pace e allegria, in cui tutti i romani vivevano il mito dell’età dell’oro, ideale di prosperità e abbondanza. Lo scambio dei doni, il permesso di praticare attività proibite durante l’anno come gioco d’azzardo e banchetti sontuosi, durante i quali si celebrava l’eros e il sovvertimento delle stato sociale: in quei giorni di festa gli schiavi erano uomini liberi.
Successivamente, nel 274 d.c. l’imperatore Aureliano istituì la festa del Sol Invictus per celebrare il Sole: la tradizione voleva che nelle case un ceppo di quercia dovesse bruciare per 12 giorni consecutivi.
Nella Persia antica il solstizio invernale era celebrato cantando l’inno che narrava la nascita del mondo. In Alessandria d’Egitto, prima dell’era cristiana, si festeggiava il Natale di Horus. Le statue della dea madre Iside, col piccolo in grembo o attaccato al seno, venivano portate in processione di notte verso i campi al lume delle torce.
Il Cristianesimo decise di far proprie alcune tradizioni popolari gia esistenti. Nel racconto della nascita di Gesù descritto nel Vangelo di San Luca si narra che i pastori passarono la notte all’aperto, il che fece pensare che il Bambino nacque in primavera. In particolare, Clemente di Alessandria l’aveva stabilita il 19 aprile, altri padri della Chiesa il 18 aprile, altri ancora il 29 maggio e il 28 marzo.
La data del 25 dicembre fu ricavata calcolando gli anni di Cristo a ritroso, ovvero partendo dalla sua morte che si fece coincidere con il 25 marzo. Essendo caduta 33 anni esatti dopo la sua incarnazione, che quindi veniva fissata anch’essa a un 25 marzo, la nascita non poteva essere avvenuta che nove mesi dopo la sua incarnazione nel ventre di Maria e precisamente il 25 dicembre.
Il Natale pagano venne soppiantato da quello cristiano nel 354, quando Papa Liberius, dichiarò il 25 dicembre la data ufficiale di nascita di Cristo e istituì il suo battesimo il 6 gennaio.
Oggi i simboli del Natale sono il presepe, l’albero e Babbo Natale.