L’Aula della Camera ha votato a favore della questione di fiducia posta dal governo sul dl “salva Roma”. I sì sono stati 340, i no 155. Il voto sugli ordini del giorno e il voto finale si terranno dal 27 dicembre. Non accenna però a interrompersi l’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle che promette di “fare di tutto per bloccare i lavori” di Montecitorio qualora il Governo non accolga le proprie richieste sui cosiddetti “affitti d’oro”, ovvero finchè non si voti per permettere la revocabilità dei contratti di locazione della Pubblica amministrazione.
Il Governo l’ha spuntata ottenendo una nuova fiducia, ma pesa adesso sulla tenuta della maggioranza il monito di Scelta civica. “Voteremo la fiducia per senso di responsabilità, ma senza alcuna convinzione politica”, ha annunciato il segretario politico, Stefania Giannini, che ha elencato i punti deboli della legge di Stabilità: “la mancanza di coraggio per aggredire la spesa pubblica là dove serve per la crescita e perché è stato reinserito nel provvedimento qualcosa che non ci piace affatto: norme di stabilizzazione del personale Pa e delle società partecipate, che era stato inizialmente eliminato, in seguito a un accordo del ministro (per la Pubblica amministrazione, n.d.r.) D’Alia”. “Il nostro è l’ultimo appello al Governo – ha concluso – dopodiché valuteremo il nostro posizionamento nella maggioranza”.