I contatti di Gennaro Gattuso con “Civ”, al secolo Francesco Bazzani, uno dei quattro arrestati nell’ambito dell‘inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse, gettano ampie ombre sulla stagione 2010/2011. Proprio a ridosso di alcune partite di quell’annata, che alla fine avrebbe consegnato lo scudetto al Milan, Gattuso avrebbe tenuto contatti con Bazzani, personaggio tra i più coinvolti nel mondo delle scommesse legate al calcio. Questi contatti si sarebbero protratti fino a pochi minuti dall’inizio delle partite.
In particolare le indagini della Procura si focalizzano su alcuni sms e telefonate tra Bazzani e Gattuso che accerterebbero il coinvolgimento del calciatore. Non si conosce ancora il contenuto di queste comunicazioni in quanto non si tratta di intercettazioni ma di tabulati telefonici acquisiti in un secondo momento.
Dopo le perquisizioni nelle abitazioni delle sedici persone coinvolte, tra cui anche quelle di Gattuso e Brocchi, gli investigatori si dicono sicuri di “aver acquisito appunti che si riferiscono a scommesse su partite di calcio”, ma non è stato specificato dove siano stati trovati. Ma la presenza di Bazzani addirittura a Milanello, quartier generale del Milan, sembra non deporre a favore di Gattuso.
Naturalmente le indagini andranno avanti per cercare di appurare come si siano svolti realmente i fatti ma è indubbio che questo ennesimo scandalo che vede coinvolto un giocatore del calibro di Gattuso, plurititolato con il Milan e campione del Mondo con la Nazionale, assesta un altro duro colpo alla credibilità del campionato italiano. C’è sgomento in larga parte degli appassionati, costretti a dover leggere ancora una volta di inchieste giudiziarie, perquisizioni e presunte combine.
Tanta incredulità anche a Corigliano Calabro, paese di origine di Gattuso, dove il calciatore ha fondato una scuola calcio nella frazione Schiavonea. “Mi sembra impossibile – ha detto la madre di uno dei ragazzini iscritti alla scuola calcio – che ci sia proprio lui tra gli indagati per il calcioscommesse. Rino è sempre stato gentile e disponibile con tutti i ragazzi della scuola. È grazie a lui che i nostri figli hanno la possibilità di allenarsi in un campo da calcio nuovo e soprattutto senza spese ulteriori per noi genitori. Rimango davvero allibita per la notizia che lo ha coinvolto perché per Schiavonea, sua terra d’origine, Rino ha fatto davvero tanto. Credo non sia da poco dare ai nostri ragazzi l’opportunità di avvicinarsi al calcio con strutture idonee come lui fece diversi anni fa”.