Il congresso federale del Carroccio ha eletto per alzata di mano Matteo Salvini come nuovo segretario della Lega Nord. “La Padania – ha detto il neo segretario – è pronta a disubbidire, abbiamo migliaia di sezioni pronte ad essere centri di lotta e di controinformazione. Siamo pronti a rischiare, ma non come certa gentaglia con il volto coperto”. Così Salvini nel suo primo discorso da leader della Lega tenuto sul palco del Lingotto di Torino.
L’ex consigliere comunale di Milano non ha lasciato dubbi circa le sue intenzioni, nonostante lo sguardo perplesso di Bossi. E gli attacchi sono arrivati a raffica: contro i giornalisti in primis, sostenendo come sia “vergognoso e schifoso” il linciaggio nei confronti della Lega Nord, tanto da invitare chiunque non mostrasse obiettività morale a uscire a “calci nel culo”.
“Ingoiatevele le mutande se avete tempo da perdere. Il ladro è lo Stato, con la Lega si risparmia”, queste le sue parole riferendosi all’inchiesta della procura di Torino circa i “rimborsi facili”, e in particolare al fatto che il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, si sarebbe fatto rimborsare anche un paio di mutande. “A qualcuno rode – continua – che in Piemonte, perché c’è la Lega, non lavorano gli amici degli amici dei benpensanti. A qualcuno rode che grazie alla Lega i consiglieri regionali del Piemonte abbiano lo stipendio dimezzato”
Poi ha parlato di euro, definendolo un “crimine contro l’umanità”, e della propensione verso un’occupazione del Parlamento europeo a Bruxelles “per portare in piazza in primavera quelli che chiedono di tornare padroni del loro futuro, della loro moneta e dei loro confini”, definendo i Forconi dei lord se paragonati ai parlamentari “assassini” di Bruxelles.
“La Lega tornerà a Pontida – ha concluso il neo segretario – Bisogna accelerare sull’indipendenza del Veneto, se passa lì non ce n’è più per nessuno. E se lo Stato italiano ci è contro, vuol dire che non ce n’è più per nessuno e che abbiamo ragione” e tornando nuovamente sulla vicenda degli sprechi, parla di indagini, arresti e infamie, perché all’interno del partito non devono esserci individui che usino male anche solo un centesimo di euro.