L’aeroporto di Catania è stato chiuso, per motivi precauzionali, per l’emissione di cenere lavica dall’Etna che è in eruzione. Lo ha deciso l’unità di crisi della Sac, la scoietà che gestisce lo scalo, “considerata l’intensità e la direzione dei venti, estrapolati dalle cartine Enav, tenuto conto che si spostano da ovest verso nord, decide la chiusura dell’intero spazio aereo”.
L’unità di crisi, salvo eventuali comunicazioni di cessata attività vulcanica, si riunirà all’alba di domani. A scopo precauzionale, visto che il vento spinge la cenere lavica verso sud, è stato chiuso anche l’aeroporto di Comiso, nel Ragusano. L’impatto negativo sull’operatività l’ha subito lo scalo internazionale di Catania.
La chiusura dell’aeroporto Fontanarossa ha comportato il dirottamento di 26 voli in arrivo e la cancellazione di 21 partenze. Sull’emergenza cenere lavica dell’Etna, l’amministratore delegato della Sac, Gaetano Mancini, ha espresso l’auspicio che “le Istituzioni trovino il modo di rendere l’aeroporto di Comiso” come scalo alternato a quello di Catania in caso di “necessità”. “L’utilizzo dello scalo di Comiso – spiega Mancini – potrebbe limitare al minimo indispensabile i disagi per i passeggeri, evitando di penalizzare eccessivamente il territorio”.