“Sono sollevato e non ho alcun rancore verso Crocetta e l’Amministrazione regionale”. Angelo Pizzuto non vuole gettare benzina nel fuoco e alimentare ancora le polemiche, ma dopo che il Consiglio di giustizia amministrativa ha accolto il suo ricorso reintegrandolo alla presidenza dell’ente Parco delle Madonie ha tirato un sospiro di sollievo e qualche sassolino dalla scarpa vuole toglierselo.
Le hanno fatto passare mesi molto difficili, privandola del suo lavoro e accusandola nel corso di una conferenza stampa di aver sottratto fondi alla Regione per un viaggio in Canada.
“Io di quel viaggio non so niente. Non ne avevo nemmeno cognizione. Le informazioni che ho le ho raccolte postume per potermi difendere”.
Hanno anche detto che il suo titolo di laurea, conseguito negli Stati Uniti d’America, non è valido in Italia.
“Anche questa è una falsità, ho tutti i documenti che dimostrano che il titolo è stato equiparato a quelli italiani”.
Ma perché le hanno fatto passare tutto questo?
“Voglio credere che hanno fornito al presidente della Regione e ai suoi assessori delle informazioni sbagliate. Però, non sono stato mica l’unico a ricevere questo trattamento. Molti altri, nominati nella passata legislatura, ‘nel vecchio regime’, sono stati ‘cacciati’ senza ragione e sostituiti con altri nominati dalla giunta dell’attuale governatore. Un repulisti che ha colpito molti altri dirigenti e dipendenti. Bastava una telefonata per chiedere dei chiarimenti e li avrei forniti”.
E adesso che tornerà a lavoro, non è preoccupato del clima che si instaurerà tra lei e l’Amministrazione regionale?
“Come ho già detto non porto rancore e sono pronto a collaborare per il rilancio dell’ente Parco delle Madonie, che in questi cinque mesi ha subito un grave danno d’immagine. È sparito dai giornali, i cittadini lo sentono più lontano. Un fatto grave se si considera che, con l’abolizione delle Province, è rimasto l’unico riferimento territoriale per gli abitanti del comprensorio”.
Da lunedì quindi riprenderà le sue funzioni.
“Sì, se non interverranno altri provvedimenti disciplinari. E anche in quel caso mi difenderò e sono sicuro che la spunterò ancora perché sono sicuro della mia onestà e della mia professionalità”.