Il Consiglio dei Ministri ha abolito il finanziamento pubblico ai partiti. Lo ha annunciato il ministro delle Riforma, Gaetano Quagliarello su Twitter, lo stesso social network su cui il premier Enrico Letta aveva annunciato l’inserimento del decreto legge all’ordine del giorno della riunione dell’Esecutivo.
“E una è andata: abolito il finanziamento pubblico ai partiti! Ora avanti con riduzione del numero dei parlamentari. #eccoifatti”, ha scritto il ministro nel tweet con cui ha annunciato il via libera all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
E una e’ andata: abolito finanziamento pubblico dei partiti! Ora avanti con la riduzione del numero dei parlamentari #eccoifatti
— GaetanoQuagliariello (@QuagliarielloG) 13 Dicembre 2013
L’argomento era tornato sotto i riflettori negli ultimi giorni, dopo l’elezione di Matteo Renzi alla guida del Pd. Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, infatti, lo aveva incalzato sui rimborsi elettorale, chiedendogli di abolirli. Renzi ha giocato sulla suspence annunciando “una sorpresina” per domenica 15 dicembre all’assemblea nazionale del Partito democratico. Ma Letta, con questo Tweet e con questo inserimento nell’odg del Consiglio dei ministri, ha battuto tutti giocando d’anticipo.
La reazione più dura è quella di Beppe Grillo che, ovviamente, arriva dal web. In un tweet il leader del Movimento 5 stelle si appella direttamente a Letta
Basta con le chiacchere @enricoletta. Restituisci ORA 45 mln€ di rimborsi elettorali del pd a iniziare da quelli di luglio. #bastaunafirma
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 13 Dicembre 2013