Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è ancora una volta l’oggetto delle provocazioni di Beppe Grillo. L’invettiva arriva dalle pagine del blog del leader del Movimento 5 Stelle, in cui si fa riferimento a comportamenti, da parte del capo dello Stato, “sempre più abnormi e inquietanti”.
Come accaduto già più volte in precedenza, Grillo punta il dito sull’immobilismo di Napolitano, incapace, a suo dire, di arginare la “sordità mostrata dai maggiori partiti di governo” nei confronti della crisi e dei “rischi di crescente tensione sociale” che questa comporta.
“Occorrerebbe in questo momento cruciale senso della misura da parte di tutti, – scrive Grillo – per ristabilire un minimo di ordine nei rapporti istituzionali e politici, per porre sui binari giusti il contenzioso che si è venuto accumulando, per dare all’opinione pubblica il senso di un chiarimento e di un rinnovamento possibili alla vigilia di una cruciale prova elettorale”. E continua: “Si è totalmente smarrito il senso della misura al Quirinale”.
L’ispiratore dei pentastellati, dunque, chiede che venga “sollevata una questione di incompatibilità tra l’aggressivo ruolo politico di parte assunto dal Presidente e la funzione attribuita dalla Costituzione al Presidente della Repubblica”. Un attacco mirato, l’ennesimo, con l’intenzione, a detta di Grillo, a mantenere “la governabilità del Paese, per garantire la quale non basta certo l’intento rassicurante del PD, l’impegno del suo nuovo segretario a continuare nella collaborazione con il Governo senza che neppure si dica per fare che cosa, in risposta a un così allarmante malessere, a un così inquietante groviglio di problemi”.