Il professore di Scienze delle costruzioni della facoltà di Architettura di Palermo oggi non ha tenuto la sua normale lezione: Tito Panzeca si è incatenato a una colonna dell’atrio dell’edificio di Viale delle Scienze: “Non posso sopportare questa ulteriore ingiustizia: quel posto da ricercatore spettava da anni al mio settore, ma all’ultimo minuto hanno cambiato le regole”.
Il prof critica le scelte della presidenza della Facoltà di Architettura e del Senato Accademico, che ieri ha stabilito i criteri per l’assegnazione di 23 dei 36 posti di ricercatore disponibili.
“Nella valutazione effettuata – dice Panzeca – non si tiene conto delle eccellenze prodotte. Lavoro da anni in una Facoltà che, purtroppo, è conosciuta in Italia più per i casi di ‘baronato’ che per meriti accademici, e ancora un volta è stata commessa una ingiustizia. Mi limito a rilevare un dato oggettivo: è stata ‘declassata’ la materia di mia competenza mentre è stata premiata per la seconda volta in due anni la materia nella quale insegna chi ha ‘parenti illustri’ qui dentro”.
Nel corso della sua carriera professionale e universitaria, Panzeca ha portato avanti ricerche apprezzate a livello internazionale, come quella sulla tecnica di recupero “low cost” degli edifici storici attraverso l’installazione di catene sui muri della struttura, o la ricerca sulla “valutazione dell’energia accumulata nel sottosuolo a causa dei movimenti di masse contrapposte”, che fornisce nuove ed importanti indicazioni sullo studio sui terremoti.
Dall’Ateneo arriva subito la replica, con le parole secche del rettore Roberto Lagalla: “Siamo fuori dalle logiche di promesse e baronie”.
Dopo essersi incatenato, Panzeca ha ricevuto la solidarietà di diversi studenti e di alcuni colleghi. A fargli visita anche il prorettore vicario dell’Ateneo palermitano, Vito Ferro, che ha provato a “rassicurarlo”: “L’assegnazione di quel posto da ricercatore è solo rinviata – ha detto – in Senato accademico abbiamo fatto un’eccezione assegnando ad Architettura 3 posti su 4, altrimenti Farmacia sarebbe rimasta scoperta senza neanche un ricercatore. In questo modo tutte le Facoltà hanno avuto almeno un posto. Il quarto ricercatore ad Architettura sarà assegnato il primo gennaio 2014, c’è un preciso impegno in questo senso”.
Rassicurazioni che, però, non hanno convinto Panzeca a interrompere la protesta. “Questo discorso mi è stato fatto già tre volte negli anni passati – ha detto – ormai sono vicino alla pensione, pensavo che fosse un giusto riconoscimento per chi ha prodotto risultati di eccellenza dei quali questa Università dovrebbe essere orgogliosa. Sono amareggiato: il messaggio che stiamo mandando ai giovani è che, ancora una volta, ‘i soliti noti’ fanno carriera, mentre i meriti passano in secondo piano”.
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