La Banca centrale cinese chiude le porte al Bitcoin, vietandone l’uso nel settore finanziario e nella creazione di nuove attività basate su questa valuta, ad eccezione dei privati.
Il vice governatore della People Bank of China, Yi Gang, ha espresso approvazione nei confronti di questo proibizione, trovando appoggio anche dalla cronaca in seguito all’episodio di BGL, un servizio di Bitcoin Exchange che ha chiuso improvvisamente i battenti trattenendosi i 4,1 milioni di dollari scambiati dagli utenti.
Nonostante i tanti pregi del Bitcoin, il più importante difetto sta proprio nella continua fluttuazione del valore, che sino a qualche giorno aveva raggiunto quota 1200 dollari e che oggi, in seguito al divieto imposto, subisce un forte calo, secondo Mt Gox, arrivando a 840 dollari, con una percentuale di abbassamento del 20,1%.