“Non temiamo la verifica parlamentare”. È netta la risposta del ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, a quanti gli chiedono, , in occasione della sua visita ai Cantieri culturali della Zisa di Palermo, un commento sulla volontà del presidente della Repubblica di testare la tenuta dell’esecutivo.
“Credo – dice il ministro – che questo governo stia facendo del bene al Paese e che i parlamentari non manderanno a casa un esecutivo che sta facendo scelte importanti e vantaggiose per superare le emergenze che stiamo vivendo in Italia”. Bray ha poi visitato i Cantieri, rammaricandosi per la mancata selezione di Palermo come Capitale europea della cultura per il 2019 “perché la città ha fatto tanti sforzi per migliorarsi. La commissione, purtroppo, era composta quasi completamente da stranieri”.
“La candidatura a Capitale della cultura è stata una pratica, ora archiviata – ha ribattuto il sindaco, Leoluca Orlando. – La costruzione della Palermo che vogliamo e il farne una capitale internazionale della cultura è un progetto, che resta assolutamente valido e in piedi e alla cui realizzazione sono e siamo sempre impegnati”.