La lunga giornata di Berlusconi comincerà questa mattina alle 9 con l’apertura dei lavori del Senato. Ma quella sulla decadenza non sarà la prima discussione sui banchi dell’Aula. Una volta chiusa quella sul bilancio di previsione dello Stato per il prossimo anno e su quello pluriennale 2014-2016, la “tenzone” dovrebbe avere inizio alle 11 con la relazione del presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, Dario Stefàno.
Contemporaneamente il popolo di Forza Italia inizierà a stringersi attorno al suo leader. La manifestazione a sostegno di Silvio Berlusconi avrà inizio alle 15 in via del Plebiscito, proprio sotto la sua residenza romana di Palazzo Grazioli. Un segno di comunione d’intenti tra il capo e i suoi diretti sostenitori. Tra i quali la parte del leone la fanno i fedelissimi come Renato Brunetta, Daniela Santanchè, Denis Verdini e Michaela Biancofiore, alcuni dei quali dovrebbero parlare alla folla questo pomeriggio.
Qualcuno, come Verdini, propende per un solo discorso, quello del leader, che dovrebbe comunque tenersi alle 16:30. Berlusconi cerca il sostegno dell’elettorato e promette battaglia. Lo ha ribadito ieri, più di altre volte: “La campagna elettorale è solo all’inizio”. Azione certificata dall’abbandono della maggioranza da parte di Forza Italia, passata ieri ufficialmente all’opposizione. Il governo Letta riesce a mantenersi in piedi grazie ai voti dei fuoriusciti pidiellini di Nuovo Centrodestra ma è un sostegno sicuramente più instabile.
Forza Italia, e Berlusconi, mirano alla pancia degli italiani, al grido di “Con Silvio difendiamo la Costituzione, al democrazia, la libertà”. Il grande capo vuole l’abbraccio della folla nella giornata più lunga e difficile della sua carriera politica. Che potrebbe subire uno stop definitivo intorno alle 20, quando è programmato il voto palese dell’Aula che oggi lavorerà quasi incessantemente su questa vicenda. Infatti i senatori si concederanno un’unica pausa tra le 14 e le 15. Sarà presente anche Enrico Letta, rientrato appositamente a Roma dopo il vertice italo-russo a Trieste, per assistere alla votazione.
Berlusconi, che inizialmente avrebbe dovuto attendere il compimento del suo destino negli studi di Porta a Porta, alla fine ha deciso di non andare in televisione. A spingere verso questa decisione soprattutto i suoi familiari, così come ha confermato lo stesso Bruno Vespa: “Alcune pressioni arrivate dalla sua famiglia lo hanno spinto a fare ritorno ad Arcore dopo il suo intervento e prima del voto di decadenza”.
Una serata circondato dai propri cari e dai fedelissimi. Per capire insieme da dove e come ripartire. Perché appare certo che qualunque sia il voto dell’Aula Berlusconi continuerà a fare attività politica. “La manifestazione di oggi sarà solo l’inizio – ha detto. Non ho intenzione di andarmene e continuerò a difendere la democrazia”.