La vittoria che non arriva, la classifica sempre più deficitaria, Balotelli svogliato e indisciplinato, le guerre intestine tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani e gli ultras della curva sul piede di guerra. L’ambiente attorno al Milan è nel caos più totale, come mai era accaduto prima, e l’assenza di risultati non fa che acuire i problemi.
A partire da Mario Balotelli che avrebbe dovuto svolgere un ruolo da leader in questa sua prima stagione intera in rossonero ma che sembra tornato prigioniero dei suoi fantasmi. Per la seconda volta consecutiva è arrivato in ritardo all’allenamento, con l’aggravante che si trattava della seduta di rifinitura in vista della sfida di domani in Champions League a Glasgow. Molto probabilmente stavolta la società prenderà dei provvedimenti disciplinari nei confronti del giocatore, ma sembra proprio che i mal di pancia dell’attaccante siano ricominciati.
Prepariamoci quindi a un altro mese di gennaio pieno di indiscrezioni vere o presunte su un suo possibile trasferimento. Che a soli dodici mesi dall’approdo in rossonero avrebbe del clamoroso. L’impressione è che difficilmente si muoverà a stagione in corso, ma che quest’estate, di fronte a un’offerta clamorosa, il Milan potrebbe seriamente prendere in considerazione l’idea di cederlo.
A smentire la sua eventuale cessione è stato lo stesso Adriano Galliani che ha ribadito come “Balotelli non si muoverà dal Milan per nessun motivo. Rimarrà in rossonero al 101 per cento”. Galliani ha preferito non commentare il secondo ritardo consecutivo: “Io non so a che ora avrebbe dovuto presentarsi a Milanello. So solo che l’allenamento era programmato per le 11:30 e lui era a Milanello già alle 11”. L’arcano è presto svelato: vero che l’allenamento sarebbe iniziato alle 11:30, ma la società aveva convocato la squadra per le 10:30. E quindi l’arrivo di Balotelli alle 10:55 è comunque un ritardo. Che si somma a quello del giorno precedente arrivato in seguito a un tweet delle cinque del mattino dove annunciava la fine di non si sa bene cosa.
Galliani ha chiuso l’argomento confermando l’assenza di probabili mal di pancia: “Non mi risulta e spero di no. Nel calcio può accadere di sbagliare due rigori di fila. Ricordiamoci che fino a pochi mesi fa era considerato un rigorista infallibile. Rimane comunque il centravanti titolare del Milan, nella buona e nella cattiva sorte”. Su altre possibili operazioni di mercato che vedrebbero coinvolti i migliori talenti della rosa la chiusura è netta: “El Shaarawy è incedibile, anche se mi è stato chiesto da un noto allenatore italiano all’estero (Mancini? Ancelotti?). Lo stesso vale per De Sciglio”.
Due cardini del Milan che verrà e che l’ad rossonero si affretta a bloccare. La domanda, semmai, è se a gennaio sarà ancora il plenipotenziario rossonero. Un’indiscrezione delle ultime ore, infatti, vorrebbe Galliani pronto a lasciare da subito dopo le continue frizioni con Barbara Berlusconi che preme per un rinnovamento dei quadri dirigenziali. È noto che tra i due non corra buon sangue, nonostante entrambi facciano di tutto per dimostrare il contrario. Silvio Berlusconi vorrebbe che il suo amministratore delegato sin dall’approdo rossonero attenda almeno l’assemblea dei soci di aprile, ma non è detto che Galliani accetti di rimanere in questa situazione fino ad allora. A meno che Berlusconi non faccia leva sul rapporto ultratrentennale che li lega.
Certo, fa riflettere il fatto che a Milanello alla vigilia di un match di coppa fondamentale ci sia Barbara Berlusconi e non Adriano Galliani che si è recato direttamente a Malpensa dove ha poi parlato con i giornalisti presenti. Sembra un’ulteriore indizio verso l’ipotesi di addio anticipato.
In questo marasma Allegri cerca di preparare il match di Glasgow contro il Celtic. Partita importante e che potrebbe allontanare qualche spettro se dovesse arrivare una vittoria capace di garantire già domani il passaggio agli ottavi. Il tecnico dovrà fare a meno di Mexes, Muntari e dei lungodegenti El Shaarawy e De Sciglio. Nonostante i problemi caratteriali e disciplinari Balotelli dovrebbe scendere in campo dal primo minuto in coppia con Robinho e con Kakà alle spalle. In difesa potrebbe toccare ancora a Bonera al fianco di Zapata mentre a centrocampo con Montolivo e De Jong dovrebbe esserci Poli. A disposizione anche Nocerino che ha recuperato dai problemi muscolari che lo hanno afflitto negli ultimi tempi.