“Fin dall’inizio il governo ha dichiarato guerra alla violenza contro le donne: è uno sforzo a tutto campo”. Così il premier Enrico Letta durante una conferenza stampa a palazzo Chigi con il viceministro Maria Cecilia Guerra, ha spiegato l’attività dell’esecutivo contro il femminicidio.
“Il decreto, divenuto legge, dà strumenti perché l’azione di prevenzione e contrasto dia risultati” ha spiegato il premier. Letta, che aveva sul bavero della giacca il fiocco rosso simbolo della campagna, ha affermato che ora “le leggi ci sono: vanno applicate”, ma serve anche una “battaglia culturale a 360 gradi”.
Il premier ha ricordato l’impegno dell’ex ministro Idem per attivare la task force contro femminicidio, che “ha messo in campo un’azione che voleva coinvolgere tutti i ministeri, i soggetti istituzionali e il mondo dell’associazionismo che svolgono un ruolo fondamentale”.
“Questo lavoro – ha ricordato – ha portato a un dl sul femminicidio che è diventato legge l’11 ottobre con un passaggio parlamentare che ha migliorato il testo. Oggi vogliamo fare il punto sull’azione di questi sette mesi e dare un messaggio di continuità su quella che consideriamo una delle priorità dell’esecutivo. Oggi il grande obiettivo che abbiamo di fronte è di applicare le nuove norme che abbiamo a disposizione”.
Letta ha ricordato l’impegno del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ed ha affermato che “in questi sette mesi su questi temi abbiamo fatto molto, ma c’è ancora tanto da fare per cambiare regole, cultura e atteggiamenti; sono sicuro che d’ora in poi faremo di più. Oggi il grande obiettivo che abbiamo di fronte è di applicare le nuove norme che abbiamo a disposizione. Se siamo in grado di applicarle su prevenzione e repressione il nostro Paese può cambiare. Abbiamo fatto un passo avanti negli strumenti, ora serve un passo avanti nell’applicazione. Presentiamo dei risultati importanti che sono strumenti: ora dipenderà da come verranno applicati”.