Comune di Palermo e Assemblea regionale siciliana necessariamente insieme nel processo verso il tramonto definitivo delle Province e l’istituzione delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi di Comuni. Una collaborazione necessaria – che ha portato di nuovo allo stesso tavolo il sindaco di Palermo Orlandoe il parlamentare regionale del Pd Cracolici (dopo gli scontri degli ultimi anni) – per un processo che si annuncia complicato e lungo, molto lungo se non ben affrontato e regolamentato.
Palermo, Catania e Messina saranno le prime tre città metropolitane in Sicilia. “Ma la città metropolitana – precisa il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – non nasce mica oggi e non nascerà certamente domani. La città metropolitana nei fatti esiste da anni ormai”.
“Ma sia chiaro – avverte Orlando – non staremo qui a fare giochetti oziosi dietro a chi ci sta e chi non ci sta, cercando di convincere i comuni a far parte della città metropolitana. Chi ci vuole stare ci sta, a noi non puó che far piacere, ma se nessuno vuole starci ci stanno bene anche i nostri confini attuali”.
Le leggi di definizione del passaggio dalle Province alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi di Comuni dovrà essere approvata entro il prossimo 31 dicembre. “Domani la Commissione Affari istuzionali dell’Ars – annuncia Antonello Cracolici (Pd), che la presiede – comincerà l’esame del ddl sui liberi consorzi di comuni, a seguire quello sulle città metropolitane. Passaggi fondamentali nel processo di riforma che abbiamo avviato: dobbiamo partire dal cambiamento, non arrivarci, altrimenti rischiamo di non concludere nulla di ció che abbiamo avviato”.
“Inoltre – ha aggiunto Cracolici, in riferimento al disegno di legge di Nello Musumeci, che chiede il ripristino delle Province – non possiamo rimanere legati alle logiche del passatismo, peggiore addirittura del conservatorismo, che è la vera e propria paura delle cose nuove”.
Domani, proprio per illustrare alcune delle linee guida del processo di riforma, l’Asael (Associazione siciliana amministratori enti locali) organizza un incontro-dibattito, alle 9 a Palazzo delle Aquile sul nuovo riassetto territoriale. “Fari puntati – dice Matteo Cocchiara, presidente Asael – soprattutto sul sistema di elezione degli organi delle future città metropolitane, per analizzare lo strumento di rappresentanza democratica di questi nuovi soggetti istituzionali”.