“Vogliamo rassicurare tanti amici che ogni giorno ci attaccano dalla nuova Forza Italia: state sereni. Tante persone stanno aderendo al partito dall’area degli astenuti e del non voto. Vorremo che fosse chiaro a tutti che il Nuovo Centrodestra sarà la forza che porterà il centrodestra italiano a vincere”. Così il vicepremier Angelino Alfano durante la prima convention del partito oggi a Roma anche se il lancio ufficiale è previsto il 7 dicembre, sempre nella capitale.
“Noi non ci siamo staccati dal centrodestra, siamo lì e ci staremo con forza, ma non in una Forza Italia che non è quella del 94″, ha detto poi Alfano. “Restiamo nel centrodestra – ha aggiunto – ma ci eravamo stancati di un movimento che finiva nelle mani degli estremisti e per il quale il territorio era un problema. Ci siamo stancati del fatto che quel grande equilibrio e la capacità di sintesi di Silvio Berlusconi fossero ogni giorno violentate da chi gli stava accanto per ambizioni personali e che porterà Forza Italia in una direzione che non è la nostra”. “La legge elettorale dovrà cambiare – ha continuato Alfano – per restituire ai nostri cittadini la libertà di scegliere il proprio deputato e il proprio senatore”.
Al Nuovo Centrodestra hanno aderito, finora, 7 europarlamentari; 30 senatori, 29 deputati, un presidente di regione (Calabria), 16 assessori regionali, 88 consiglieri regionali. “Non è passata nemmeno un settimana e siamo già presenti in tutte le regioni di Italia”, ha continuato Alfano. “Il nostro grande obiettivo – ha continuato il vicepremier – è di costituire un circolo in tutti gli 8.100 comuni italiani prima di Natale”.
Sono già tante le richieste dei cittadini che vogliono prendere parte al nuovo movimento. “Istituiremo una grande banca dati centrale dove confluiranno tutte le richieste finora arrivate sul mio sito angelinoalfano.it”. “Non abbiamo nemmeno il simbolo – ha sottolineato Alfano – che presenteremo giorno sette, ma milioni di italiani hanno già fatto sapere a diversi istituti di sondaggio che sono pronti a votare per noi”.
“Il modello di partito che ho in mente si deve sposare con la nostra visione dell’Italia e della società per restituire dignità e ruolo ai nostri territori. Faremo esattamente il contrario di quello che hanno fatto tutti i partiti. Avremo una sede nazionale molto piccola e tutti i poteri andranno alle regioni e ai territori. Una confederazione fondata sull’assetto regionale dei partiti in base alle esigenze specifiche. Trento e Lampedusa – ha continuato il leader del Nuovo Centrodestra – devono poter operare scelte diverse. Scelte democratiche provenienti dal basso “. Infine il vicepremier ha conclusp: “Daremo spazio a chi ha merito e voti”.