A distanza di due mesi dall’attentato incendiario subito, riapre il negozio di tessuti e carte da parati, “Casa Marbrisa” di via Nicolò Garzilli a Palermo. “Abbiamo voluto riprendere l’attività perché nonostante i condizionamenti ambientali abbiamo voglia di fare impresa in questa città – spiega la proprietaria, Rosalina Girone -. Ho ricevuto la solidarietà di tanti che mi sono stati vicini: clienti, semplici cittadini commercianti”:
“Ho visto tanti piangere davanti al negozio bruciato – continua la donna -. Anche le aziende del Nord Italia, che mi forniscono la merce, mi hanno offerto alcune collezioni gratuitamente, altre mi hanno fatto degli sconti per manifestarmi la loro solidarietà. Ho un triste primato. Nessun esercizio commerciale nel salotto bene di Palermo era stato bruciato da almeno 20 anni. Non ho ricevuto chiamate o intimidazioni né prima né dopo l’attentato – aggiunge Rosalina Girone – c’è un video che riprende l’attentatore, ripreso dalle telecamere dei negozi vicini”.
La signora Girone si è iscritta all’associazione Addiopizzo dopo l’attentato subito. Sul fatto continuano a indagare i carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Sergio De Montis. “Quella sera non la dimenticherò facilmente – aggiunge la commerciante – grazie ai vigili del fuoco non è saltato in area il palazzo. Ho saputo che Addiopizzo si costituirà parte civile in tribunale quando gli inquirenti riusciranno a risalire all’autore dell’incendio”.