L’Italia non ha preso parte in alcun modo ad operazioni di controllo delle comunicazioni e non ha partecipato ai programmi Prism e Tempora, neanche con i suoi servizi segreti. Il messaggio del premier Letta, chiamato a riferire in Parlamento al sul caso Datagate, è chiaro e non si presta a interpretazioni.
Il presidente del consiglio ha inoltre assicurato la massima collaborazione del governo al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – il Copasir -, ribadendo che in nessun caso, comunque, la privacy degli italiani è stata violata.
Nessuna compromissione della sicurezza nelle comunicazione, dunque. E sull’incontro con il segretario di Stato americano John Kerry, Letta dice: “mi ha confermato la volontà del presidente Obama e sua personale di non procedere a una sorveglianza generalizzata sulle comunicazioni dei cittadini dei Paesi alleati. Escludo – conclude il premier – uno scambio massivo di dati su cittadini o obiettivi italiani”.