Sedici vittime accertate e un disperso. È questo l’ultimo bilancio della tragica alluvione che ha colpito la Sardegna. Inizialmente il numero delle vittime fornito dal ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando che, nel suo intervento alla Camera era più alto, ma in serata è stato ritrovato vivo un uomo dato per disperso nelle campagne di Torpè, nel Nuorese. Non si fermano, invece, le ricerche di un altro disperso un allevatore di Bitti, travolto dall’acqua nelle campagne di Onanì (Nuoro).
Gli sfollati, le persone che sono rimaste fuori casa sono circa 2.700. “In sole 24 ore – ha detto Franco Gabrielli, il capo della Protezione civile – è sceso un quantitativo di pioggia pari a sei mesi con punte di 450 millimetri nella zona di Orgosolo nelle ultime 12 ore. Con queste quantità non ci sono territorio al riparo”.
Il premier Enrico Letta si è recato ad Olbia per constatare di persone i danni di questa alluvione: “Sono qui per incoraggiare il lavoro di tutti i volontari e delle forze dell’ordine, che agiscono con il massimo impegno. Abbiamo affrontato il tema della viabilità interrotta, delle popolazioni da assistere. Abbiamo fatto il punto su questo, e sul tema dell’aiuto agli sfollati. Lo stato c’è, sta facendo il massimo”.
Ora si tratta di “uscire dall’emergenza – ha aggiunto Letta –. Noi continueremo a star dietro alle cose nella ricostruzione. I sindaci chiedono giustamente l’esclusione dal patto stabilità”.
Intanto Unicredit ha aperto un conto corrente dedicato alle donazioni a sostegno della popolazione sarda. I bonifici effettuati sul conto di solidarietà, sia in filiale che tramite home banking e altri canali, sono esenti da spese o commissioni e la banca – si legge in una nota – individuerànei prossimi giorni le associazioni onlus cui devolvere le somme raccolte. Il conto corrente è stato attivato presso la filiale di largo Carlo Felice, a Cagliari. L’Iban è IT17M0200804810000102937189; l’intestazione per le donazioni è “Raccolta di solidarietà per l’alluvione in Sardegna” e la causale “Sostieni la popolazione colpita”.
Domani a Olbia l’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino in coincidenza con i funerali delle nove vittime dell’alluvione in città. Con un’ordinanza il sindaco Gianni Giovannelli ha anche disposto che le bandiere saranno a mezz’asta in tutti gli uffici comunali.
A perdere la vita in Gallura sono state una donna e la figlia, trovate morte all’interno della propria auto che mentre attraversava un ponte è stata travolta da un’ondata. Un uomo, la moglie e la suocera sono morti invece a causa del crollo di un altro ponte, quella sulla Provinciale 38 Olbia-Tempi: nel crollo coinvolte altre due auto, con tre feriti salvati dai vigili del fuoco.
Una donna, Vannina Figus, è morta annegata nell’allagamento della propria abitazione di Uras, mentre un agente di polizia ha perso la vita nel crollo di un ponte tra Oliena e Dorgali: l’auto sulla quale stava viaggiando stava scortando un’ambulanza. Salvi per miracolo i tre colleghi.
Tragica fine anche per un’anziana donna in sedia a rotelle, sola in casa, rimasta intrappolata all’interno della propria abitazione a Torpèe.
Il presidente della Sardegna Ugo Cappellacci si è subito recato a Olbia, dove incontrerà Gabrielli: “La situazione è drammatica sia per le vittime che per i dispersi”, dice Cappellacci a RaiNews24. “Gli ospedali e il 118 sono allertati, qui a Olbia è stato allestito un ospedale da campo. Nella notte molte palazzine avevano diversi piani sommersi. L’area dei soccorsi è vastissima, ci sono difficoltà in campagna dove ci sono ponti e strade rurali spazzate via: alcune famiglie sono ancora isolate”.
Il premier Letta ha convocato il Consiglio dei ministri e terrà una cofnerenza stampa: sarà dichiarato lo stato d’emergenza per la regione. Sui social intanto solidarietà per Olbia e l’intera isola.