Quarto pareggio consecutivo per l’Italia, ma l’amichevole del Craven Cottage, stadio storico di Londra e casa del Fulham, non lesina emozioni. Tanti gol e una caterva di occasioni da gol hanno impreziosito la serata che ha visto la nazionale di Cesare Prandelli, tenere testa a una Nigeria pimpante e mai doma (e galvanizzata dalla qualificazione al Mondiale). Per l’Italia la delusione di una vittoria mancata ma la soddisfazione per una partita ben giocata per lunghi tratti.
La partita segna anche l’esordio dal primo minuto di quella che potrebbe essere la coppia d’attacco azzurra per i prossimi campionati del Mondo, quella formata da Giuseppe Rossi e Mario Balotelli. E’ proprio il duo a confezionare il vantaggio azzurro dopo appena 12 minuti, con Balotelli che sfonda centralmente al limite dell’area nigeriana e serve Rossi che scavalca con un tocco pregevole il portiere avversario per la più attesa delle realizzazioni. Era infatti dal 2011 che il giocatore della Fiorentina, allora al Villarreal, non giocava una partita da titolare con la nazionale.
Il vantaggio, però, è solo un’illusione. E’ Dike a insaccare di testa al 35′ la palla dell’1-1 liberandosi della marcatura di Pasqual per un gol che fa tornare, alla mente dei tifosi italiani, quello subito contro la Danimarca dalla meteora juventina Bendtner. La gara, comunque è un continuo cambio di fronte, con azioni pericolose da entrambe le parti, ma è ancora la Nigeria ad andare a segno, portandosi sul 2-1 grazie alla marcatura dell’esperto Shola Ameobi.
Il seondo tempo si apre con il gol lampo di Giaccherini, che mette in rete una palla vagante nell’area nigeriana dopo appena un minuto e 45 secondi, rimettendo le cose in pari. Prandelli allora stravolge la formazione dell’Italia cambiandone l’ossatura. Fuori Motta, Montolivo e Rossi, dentro Pirlo, Diamanti e Parolo. Ed è proprio il parmense a sfiorare per due volte il gol, non riuscendo a correggere in rete una punizione targata Andrea Pirlo e respinta dal portiere Ejide prima, colpendo il palo da buona posizione poi. Cambia molto anche la Nigeria, le squadre si allungano, tra gli azzurri entrano anche Cerci e Poli. Le occasioni per l’Italia si moltiplicano, ma gli africani sono sempre pronti a colpire di rimessa, trovando comunque Sirigu pronto e la difesa ben schierata.
All’80’ è ancora Parolo a divorarsi il gol vittoria, sparando alto da dentro l’area dopo un bel cross di Cerci. Pirlo ci prova in tutti i modi con i suoi calci da fermo dal limite, ma ad essere pericoloso è Diamanti, che coglie la traversa con un bel sinistro a giro su punizione dal limite. E’ solo il primo dei tentativi del giocatore del Bologna, che ingaggia una sorta di duello personale col portiere Enyeama (subentrato all’infortunato Ejide nella ripresa).