Tanta gente ha affollato stamane la chiesa Madre di Leonforte per i funerali di Maria Grazia Trecarichi, la siciliana morta il 13 gennaio scorso nel naufragio della Concordia i cui resti sono stati recuperati solo qualche settimana fa dopo l’operazione che ha fatto riemergere la parte sommersa della nave. In prima fila, attorniata dai parenti, la figlia della donna, Stefania Vincenzi, che si salvò grazie alla generosità della madre e dell’amica Luisa che cedettero a lei e al fidanzato il posto in una delle ultime scialuppe che abbandonarono la nave.
Alla cerimonia, officiata dall’arciprete Padre Carmelo Giunta, ha assistito anche il fratello di Kevin Rebello, l’unico disperso il cui corpo non è stato trovato. Al termine della messa un’amica d’infanzia ha testimoniato la forza d’animo di Maria Grazia Trecarichi, che aveva sempre espresso il desiderio di essere seppellita nel suo paese d’origine accanto alla madre di cui era rimasta orfana giovanissima. Ha parlato anche Pippo Lombardo, l’amico di famiglia che la notte del naufragio ricevette una telefonata con la disperata richiesta d’aiuto della donna poco prima della fine. “Ringrazio tutti per l’affetto” ha detto il marito della Trecarichi, Elio Vincenzi, che ha ricordato anche l’amica della moglie, Luisa Virzì, dipendente del Comune di Enna, con la quale Maria Grazia era partita e il cui corpo fu ritrovato qualche settimana dopo il naufragio. “Ieri ho rivisto i suoi familiari. Ci accomuna il dolore. Ho sempre sperato, in questi due anni, che il corpo di mia moglie fosse trovato. Non mi sono costituito parte civile – ha concluso – perché in questo momento ho una priorità che è quella di stare accanto a mia figlia Stefania ancora provata dalla morte della madre”.