“Credo che alle primarie ci sarà una buona presenza”, ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani. Un modo per mettere a tacere le voci su un possibile calo della partecipazione per le elezioni del nuovo segretario dei Democratici. “Non ho particolari timori – ha proseguito il segretario – se non il fatto che mediamente l’andamento della partecipazione in Italia non sta avendo momenti in salita ma in discesa”. “La partecipazione a questi congressi di base è stata leggermente al di sotto del 2009, però è stata ragguardevole perché hanno votato 350mila persone”.
Il segretario è poi tornato sul caso tesseramento ed è intervenuto in merito allo stop alle iscrizioni deciso dalla direzione nazionale per lunedì. “Sono situazioni del tutto fisiologiche, credo che lo stop del tesseramento fosse un atto giusto”, ha detto Epifani, aggiungendo però che “per il futuro dovremmo lavorare perché quando parte un congresso di base la platea la si conosca prima”. Ora, ha concluso il segretario del Pd “mi aspetto che i quattro candidati siano in condizione, per loro ma soprattutto per il paese, di mettere in chiaro i punti programmatici che li differenziano, di modo che questa fase del congresso sia un confronto fra persone ma anche fra programmi e idee”.
Intervento di Epifani ha parlato a Milano ad una riunione pubblica con il candidato alla segreteria Gianni Cuperlo. “Come si fa a dire che se l’Italia è ridotta così è colpa di partiti, pensionati e sindacati? Come si fa? Non è questione di garbo e di bon ton, è proprio l’idea che hai del Paese”, ha detto il candidato alla segreteria Pd. “Nessuno di noi, vi prego di credermi, nessuno vuole un Pd più piccolo e ortodosso. Lo vogliamo più aperto, largo e inclusivo”, ha continuato Cuperlo. “E’ mia convinzione profonda che non si possa fare questo lavoro mentre fai un’altra cosa. Se ti candidi a cambiare tutto, nella sinistra e nel Paese, non lo fai come secondo lavoro nei ritagli di tempo”, ha aggiunto spiegando poi che “una politica senza simboli e senza anima si riduce alla tecnica. Che è cosa interessante ma non è politica. Questo simbolo del Pd è nostro, di tutti noi”. “Il ventennio va chiuso, la guerra deve finire anche per noi, deve finire il nostro ventennio e cambiare tutto. Dobbiamo riconquistare i principi e l’onestà della nostra parte. La notte va a finire, è quasi mattina, noi siamo
Non si fa attendere a replica di Renzi. Nella mozione “ci sono le idee che vorremmo realizzare con il Pd di domani. Per adesso difendo ovunque, anche sulla stampa e in tv, il Pd di oggi”. Lo scrive Matteo Renzi nella lettera agli iscritti Pd. Chi “spara nel mucchio dicendo che ci sono casi anomali nel tesseramento dovrebbe fare nomi e cognomi – dice -. Altrimenti diamo l’impressione che 370mila persone che vanno a votare sono 370mila imbroglioni. Non è così. Se ci sono imbroglioni, si prendono e si cacciano. Non si fa di tutta l’erba un fascio”.
Intanto Romano Prodi ha annunciato in un’intervista a TeleReggio che non voterà alle primarie “non per polemica, ma ho deciso di ritirarmi dalla vita politica. Non sono un uomo qualunque, se voto alle primarie devo dire per chi, come e in che modo”. Allo stesso tempo, ha detto Prodi, “mi auguro che in tanti vadano a votare”.