Dopo la quotazione di Facebook nel maggio del 2012, Twitter si appresta all’essere lanciato in borsa: con un prezzo fissato di 26 dollari ad azione, comincerà tra qualche ora ad essere scambiato al Nyse con la sigla “Twtr”.
Il principale azionista è Evan Williams, cofondatore del social network, con una quota che vale circa 1,4 miliardi di dollari (corrispondente al 12%), mentre il secondo principale è Peter Fenton, che possiede quote per un equivalente di 789 milioni; l’altro fondatore, Jack Dorsey, possiede invece una quota valutata circa 586 milioni di dollari.
L’offerta pubblica è di 70 milioni di azioni, con un ricavo stimato a circa 1,82 miliardi di dollari. Goldman Sachs, una delle banche che si occupa dell’ipo, stima una crescita dei ricavi del 32% nel 2015 e gli analisti ritengono probabile uno aumento del prezzo al lancio che va oltre il valore dell’offerta.
Bisogna però ricordare che Twitter, nel 2012, ha registrato una perdita di 74,9 milioni, con un giro d’affari di 317 milioni, mentre nei primi nove mesi del 2013 ha fatturato circa 422 milioni ed il rosso è salito a 134 milioni.