Un ragazzo di 21 anni si è tolto la vita lanciandosi nella notte dal comprensorio Pantanella, l’ex pastificio di via Casilina a Roma, perché omosessuale .
Il giovane ha infatti lasciato una lettera in cui raccontava di essere gay. “Non sto bene in questa società. Gli omofobi facciano i conti con la propria coscienza”, avrebbe scritto il 21enne.
Sul posto sono intervenuti gli uomini del commissariato San Lorenzo. Questa nuova tragedia fa salire a tre il numero di suicidi di giovani omosessuali.
“Mercoledì 30 ottobre dalle ore 22 organizzeremo una mobilitazione come momento di raccoglimento e di riflessione alla Gay Street di via di San Giovanni in Laterano proprio per dire basta all’omofobia e alla transfobia”. Lo dichiara in una nota il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo. “Le parole del ragazzo – prosegue Marrazzo – che a 21 anni si è tolto la vita perché gay non possono restare inascoltate. Ha ragione, ‘gli omofobi facciano i conti con la propria coscienza’. Dopo il terzo caso di questo tipo avvenuto a Roma negli ultimi mesi vogliamo richiamare l’attenzione delle istituzioni, della società, della scuola e del Parlamento che ancora non ha approvato una legge contro l’omofobia degna di questo nome”.
“Alla nostra linea verde Gay Help Line 800.713.713 – continua Marrazzo – riceviamo 20.000 contatti all’anno e dai dati in nostro possesso risulta che un omosessuale su dieci nella sua vita ha pensato al suicidio. È ora di dire basta. Le istituzioni – ha concluso – diano una risposta urgente nella lotta all’omofobia e nell’allargare la sfera dei diritti gay”.