Sarebbero stati molti di più i migranti a bordo del barcone naufragato nel Mediterraneo, tra Lampedusa, Malta e Libia, nella serata di venerdì. A bordo ci potrebbero essere state fino a 400 persone, tutte siriane e palestinesi. All’appello ne mancano moltissimi e si teme che possano essere annegati. A darne notizia è l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) attraverso un comunicato pubblicato a Ginevra che ha diffuso le parole di alcuni dei superstiti.
”Abbiamo parlato solo con i nove sopravvissuti che sono stati portati Lampedusa. Le loro testimonianze sono un po’ discordanti sui numeri. Alcuni parlano di 300-350, altri di 400. Ovviamente non abbiamo una conferma. Le persone che sono state portate a Lampedusa sono in stato di shock. Molti hanno perso parenti”, ha spiegato all’Ansa Barbara Molinario dell’Unhcr. ”Riprovremo piu’ tardi a parlare con loro ed anche i colleghi di Malta dovrebbero avere accesso ai sopravvissuti portati a Malta per cercare di capire il numero”, ha aggiunto.
Di fronte alla nuova tragedia, l’Alto commissario Onu per i rifugiati Antonio Guterres ha espresso shock: ”è vergognoso vedere centinaia di migranti e rifugiati ignari annegare alle frontiere dell’Europa”. Per Guterres inoltre, ”c’è qualcosa di fondamentalmente disumano in un mondo dove i siriani sono costretti a rischiare la propria vita nelle mani di trafficanti senza scrupoli nel tentativo di raggiungere la sicurezza in Europa. Sono sfuggiti da proiettili e bombe per morire prima di poter chiedere asilo”, ha aggiunto. Secondo le testimonianze, dei sopravvissuti poco dopo la partenza da Zwara, in Libia, una nave ha sparato colpi ferendo tre passeggeri, afferma l’Unhcr. Guterres ha auspicato che tale incidente possa essere chiarito e che i responsabili saranno portati davanti alla giustizia. Guterres ha anche elogiato l’azione congiunta della Guardia costiera maltese per il salvataggio di 147 persone e la Marina Militare Italiana che ha salvato 56.
(foto d’archivio)