L’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro vuole scontare la pena che gli resta nei servizi sociali. Dopo tre anni nel carcere di Rebibbia, a Roma, trascorsi da detenuto modello, il 17 dicembre prossimo Cuffaro sarà davanti al Tribunale di sorveglianza per tentare di lasciare il carcere prima del termine della condanna. L’intento però non è quello di scampare all’esecuzione della condanna, perchè in carcere l’ex governatore ci ha già trascorso più della metà della pena, di sette anni per favoreggiamento aggravato dall’agevolazione di Cosa Nostra. Il 22 gennaio 2011 Cuffaro manette ai polsi si fece portare in galera senza protestare, un’immagine che colpi l’opinone pubblica e gli fece guadagnare il perdono di molti.
L’iter per ottenere l’assegnazione ai servizi sociali non sarà semplice poichè, essendoci l’aggravante legata a Cosa nostra, gli avvocati dell’ex presidente della Regione, Nino Caleca, Nino Mormino e Marcello Montalbano, dovranno dimostrare l’assenza di contatti con la criminalità organizzata e il cambiamento interiore.