PALERMO, 8 SETTEMBRE 2013 – Prime le cure da parte dei volontari del WWF, poi il mare e la libertà. Lieto fine per una “Caretta caretta”, salvata a Favignana da morte certa e ridata al mare stamattina nella spiaggia di Mondello, a Palermo.
La tartaruga, una femmina di 35 chili e circa 20 anni, aveva ingerito della plastica, scambiandola per meduse. Sarebbe morta, ma i volontari del WWF sono riusciti a salvarla spurgandola. Al suo interno, oltre la plastica, c’erano anche numerose cicche di sigarette.
“Purtroppo l’inquinamento è la prima causa della morte delle tartarughe” spiegano i volontari del WWF che hanno liberato oggi la Caretta caretta nelle parte di mare antistante il lido Ombelico del Mondo a Palermo. “Le tartarughe marine esistono da 200 milioni di anni, da prima dei dinosauri, ma negli ultimi 200 anni, a causa dell’inquinamento dell’uomo, si stanno estinguendo. Dobbiamo aiutare questi animali, sensibilizzando le persone”.
Eppure basterebbe poco per evitare la strage delle tartarughe. Non gettare plastica in acqua o cicche di sigarette in spiaggia sarebbe di fondamentale importanza per fare in modo che questi splendidi animali, che nidificano anche negli arenili siciliani, non finiscano per ingerire materiali tossici.
E probabilmente, liberare la tartaruga in spiaggia davanti a una folla di curiosi, bambini e adulti, potrà aiutare in una campagna di sensibilizzazione che impegna i volontari del WWF ogni estate.
(foto di Modesto Pellitteri)