PALERMO, 13 AGOSTO 2013 – La Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito di un’operazione che ha visto ispezionare oltre mille distributori di benzina in tutta Italia, ha sequestrato due distributori di carburanti e oltre 15 mila litri tra benzina e gasolio nel capoluogo siciliano.
I finanzieri hanno scoperto sia la manomissione dei sigilli metrici apposti ai dispositivi di taratura dall’Ufficio Metrico per evitare manovre sui congegni di misurazione, sia la concreta alterazione degli strumenti di misura delle colonnine di erogazione. In dettaglio i militari hanno scoperto che i gestori dei due impianti, mediante la manomissione dei sistemi di misurazione posti sulle colonnine, riuscivano ad erogare un quantitativo di carburante di circa l’8% inferiore rispetto a quanto visualizzato dal cliente sul display della relativa colonnina.
In un caso è stato rilevato che proprio la leva posta all’interno della colonnina che consente di andare a regolare i parametri di erogazione, risultava essere priva dei previsti ed obbligatori sigilli metrici. Tale circostanza consentiva al gestore di potervi liberamente accedere andando cosi’ ad alterare la quantità di carburante erogato. Nel corso delle due operazioni i finanzieri hanno sequestrato 4 serbatoi interrati, 7 colonnine erogatrici, 10 “pistole” di erogazione, circa 13.100 litri di benzina e 2.200 litri di gasolio e denunciato all’Autorità Giudiziaria i due gestori per frode nell’esercizio del commercio e uso o detenzione di strumenti di misurazione alterati.
Nell’ambito della stessa operazione ulteriori controlli sono stati effettuati a Termini Imerese, Bagheria, Partinico, Cefalù, Corleone, Petralia Soprana, Carini e Ustica. Tra gli impianti controllati 9 sono stati segnalati agli uffici competenti per irregolarità nella esposizione delle tabelle previste da decreti assessoriali della Regione Sicilia a garanzia della corretta informazione dell’utenza in merito al giorno di chiusura infrasettimanale, all’orario giornaliero di apertura e di chiusura e all’elenco degli impianti abilitati al servizio notturno e festivo. Un impianto è stato segnalato per inosservanza della disciplina prezzi in quanto non esponeva come previsto i prezzi praticati agli utenti nell’apposita cartellonistica da porre a margine della carreggiata. Nei riguardi di altri 4 impianti sono state riscontrate palesi discordanze tra le giacenze contabili e le giacenze effettive di carburanti, superiori ai limiti di tolleranza previsti per le eccedenze e le deficienze ammesse dalla normativa di settore.
In tutta Italia, su 1216 distributori controllati, la Guardia di Finanza ha riscontrato irregolarità nel il 14% dei casi. In totale 11 gestori sono stati denunciati per frode in commercio, 68 sono stati multati. Tra i casi più eclatanti, in un distributore a Napoli il carburante “allungato” con l’acqua ha provocato un guasto a un’auto che aveva appena effettuato il rifornimento.
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