PALERMO, 8 MAGGIO 2013 – È rottura fra il vicepresidente dell’Ars, Antonio Venturino, e il Movimento 5 Stelle. “Non ha restituito i soldi”, l’accusa per la quale i grillini lo pongono fuori. Ma Venturino aveva già attaccato: “Il movimento non ha una strategia”.
La nota dei grillini, in serata, sancisce il divorzio: “Prendiamo atto dell’atteggiamento di Antonio Venturino, che di fatto lo pone fuori dal Movimento 5 Stelle. Venturino ha infatti violato una delle regole fondanti del Movimento: la restituzione, con rendicontazione, delle somme eccedenti i 2500 euro più rimborsi spese”.
Cacciato, senza appello.
“L’ultima restituzione di parte degli emolumenti fatta da Venturino è infatti relativa allo stipendio di febbraio – continua la nota di M5S.- . Da allora il black-out, nonostante i pressanti e ripetuti inviti fatti dai tutti i colleghi, ma sempre rimasti lettera morta. Finora Venturino ha restituito circa 13 mila euro a fronte dei circa 30 mila di tutti gli altri componenti del gruppo”.
La nota fa riferimento anche alle precedenti dichiarazioni del vicepresidente dell’Ars: “le presunte divergenze di natura politica accampate da Venturino in una intervista sono da ritenersi una foglia di fico posta a copertura di precise scelte evidentemente maturate da tempo. Se il problema, infatti, non fosse solo, o soprattutto, di natura economica Venturino avrebbe la possibilità di dimostrarlo a noi e, soprattutto, ai cittadini, ricominciando a restituire parte del suo stipendio per alimentare il fondo del microcredito per le imprese, cui lui ha sempre detto di credere”.
Venturino era già stato al centro di polemiche: su di lui erano piovute le accuse del web quando aveva utilizzato l’auto blu per andare in visita a Niscemi. E prima ancora quando aveva scelto un video su Youtube, e usato toni poco istituzionali, per replicare ad un articolo di Emanuele Lauria su La Repubblica.