CATANIA, 3 MAGGIO 2013 – L’Etna diventa Patrimonio dell’Umanità e viene iscritto nella World Heritage List dell’Unesco.
Il vulcano catanese sarà “incoronato” a giugno in occasione della 37a sessione del Comitato del patrimonio mondiale, alla presenza dei rappresentanti di oltre 180 Paesi, che si terrà a Phnom Penh, in Cambogia.
In Sicilia erano già stati inseriti nelal lista la Villa romana d Piazza Armerina, la Valle dei Tepli ad Agrigento, le isole Eolie, la Val di Noto e Siracusa e la Necropoli di Pantalica.
L’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) – l’agenzia incaricata di esaminare le proposte di iscrizione – ha riconosciuto “l’importanza scientifica ed educativa, l’eccezionale attività eruttiva nonchè l’ultra-millenaria notorietà del vulcano, icona del Mediterraneo”.
L’Iucn ha valutato l’Etna un esempio particolarmente significativo delle grandi ere della storia della terra e dei processi geologici in corso.
“Il patrimonio mondiale (19,237 ettari) – si legge nella dichiarazione ‘di eccezionale valore universale’ – comprende le aree a maggior protezione e di maggior rilevanza scientifica del monte Etna, situato all’interno del Parco regionale dell’Etna. Il monte Etna è rinomato per l’eccezionale livello di attività vulcanica e per le testimonianze inerenti a tale attività che risalgono a oltre 2700 anni fa. La notorietà, l’importanza scientifica e i valori culturali ed educativi del sito possiedono un significato di rilevanza globale”.
“È un traguardo significativo per l’Italia – commenta il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando -. Il riconoscimento Unesco, come è già avvenuto recentemente con le Dolomiti, è un’opportunità per il nostro Paese per coniugare la tutela dell’ambiente con la valorizzazione del territorio, investendo così nello sviluppo sostenibile, la strada che dobbiamo percorrere”.