PALERMO, 30 MARZO 2013 – Si gioca per l’onore e per abbattere una serie negativa che non ha precedenti nell’era Zamparini. La vittoria manca dal 24 novembre, quasi 5 mesi di supplizio che ci hanno spalancato le porte della serie B.
Ora che anche il presidente si è arreso alla logica dei numeri, evitando di ricorrere ad un bluff che non ha più senso, il Palermo tenta di salvare almeno la faccia alla vigilia di una Pasqua che non potrebbe essere più desolata.
Sannino, che non ha mai vinto nella sua breve avventura in rosa, cerca contro la Roma i suoi primi tre punti facendo ricorso a quella prudenza tattica oggi più che mai incomprensibile e che ha già condannato Malesani, il meno longevo dei suoi successori stagionali.
Squadra coperta e centrocampo folto, un solo punto di riferimento offensivo sostenuto da un trequartista, consueta difesa a tre (con Aronica forse preferito a Garcia) anche contro un avversario che di fatto attaccanti puri non ne schiera se , come è vero, Andreazzoli si affiderà ancora una volta alla coppia Totti – Lamela lasciando Osvaldo in panchina.
È chiaro che le motivazioni della Roma e del suo capitano sono di ben diversa natura rispetto a quelle del Palermo. C’è la caccia al terzo posto, traguardo ritenuto raggiungibile ora che il rigore tattico di Zeman è stato sostituito da un equilibrio tattico più confacente alle individualità di una rosa talentuosa ma solo oggi capace di dare continuità al suo rendimento.
Per il Palermo l’unico stimolo vitale è l’orgoglio, anche se in un campionato come il nostro raggiungere il terzultimo posto avrebbe un suo perché lasciando aperta la possibilità di un eventuale ripescaggio.
Sannino punterà sulla freschezza atletica di Dybala e su Ilicic in una partita in cui forse anche Boselli sarebbe stato opportuno. Con Donati a centrocampo ci saranno Kurtic e Barreto, sugli esterni Dossena e Morganella ancora una volta preferito a Nelson. La panchina sarà occupata dalla massa di acquisti del mercato invernale, l’ultimo – ma non per questo meno importante – dei motivi del fallimento di questa stagione.