Merenda diversa per bambini poveri o ricchi? | Il sindaco di Pomezia: “Strumentalizzazioni”

di Maria Teresa Camarda

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Merenda diversa per bambini poveri o ricchi? | Il sindaco di Pomezia: “Strumentalizzazioni”

| mercoledì 21 Maggio 2014 - 16:07

“Una bieca strumentalizzazione a fini elettorali”. Il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, del Movimento 5 Stelle, bolla così lo “scandalo” che si è generato sul bando della sua amministrazione per le mense scolastiche che prevede due menu diversi per i bambini a seconda della fascia di reddito delle famiglie.

“Una decisione deliberata dal Consiglio comunale a fine dicembre – spiega Fucci – che Pd e Sel hanno denunciato, nel caso ce ne fosse bisogno, soltanto adesso per racimolare qualche voto. È triste che si strumentalizzino i più piccoli in questo modo”.

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La gara bandita dal Comune di Pomezia prevede due menu diversi per i bambini in base alle possibilità economiche delle famiglie: uno comprende il dolce, l’altro no. Una decisione che ha fatto storcere il naso a molti per via dell’immagine di alcuni bambini che restavano a guardare i compagnetti più fortunati mangiare il dessert che a loro non spettava. “Che poi non è nemmeno così – dice il primo cittadino del Comune della provincia di Roma – perché il dolce non sarebbe servito a fine pasto, a tavola i bambini mangerebbero le stesse cose. Il dolce previsto da uno dei due menu dovrebbe essere servito all’ora della merenda: in pratica alcuni bambini avrebbero merendine e succhi di frutta forniti dalla scuola, mentre gli altri potranno portarseli da casa e fare comunque merenda tutti insieme. I bambini hanno molti meno pregiudizi e molte meno sovrastrutture degli adulti”.

La decisione, secondo quanto riferito dal sindaco Fucci, sarebbe stata presa dopo tanti colloqui con i genitori che prima si erano lamentati per il prezzo troppo caro della mensa, poi hanno proposto di differenziare le quantità dei pasti, infine hanno accettato la proposta del doppio menu con la differenziazione sulla merenda. “Abbiamo scritto un bando innovativo e sostenibile – aggiunge – con prezzi più bassi su entrambi menu, con l’obbligo di utilizzare soltanto prodotti biologici, con posate biodegradabili e acqua in brocca piuttosto che imbottigliata. Mi infastidisce che soltanto per attaccare il Movimento 5 Stelle in vista delle Europee si sottolinei travisandolo, un solo aspetto della questione”.

Da parte loro, gli attivisti del Movimento di Beppe Grillo dopo le polemiche scoppiate sul web, hanno contattato il sindaco Fucci chiedendo spiegazioni e, una volta ricevute, hanno deciso di appoggiarlo totalmente.

Per il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, invece, optare per menù differenziati a scuola è una decisione “iniqua”. “A me pare non debba essere definito discriminatorio – dice il ministro -. Certamente però è un provvedimento iniquo. Da mamma, da insegnante, e da ministro dico che a scuola non ci deve essere una prima classe e una classe turistica”.

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