Il presidente della Rap, Sergio Marino, risponde all’associazione Mobilita Palermo, che ha raccolto mille firme di cittadini per chiedere il licenziamento dei netturbini ‘fannulloni’. “Non è mortificando un’intera categoria di lavoratori che si potrà ricostruire il decoro della città, quanto piuttosto attraverso una sinergica collaborazione tra addetti e fruitori del servizio”.
“I precedenti storici che hanno determinato la nascita di Rap – prosegue Marino – incidono gravemente sui tempi di realizzo dei nuovi obiettivi societari. Rap è una recente realtà che sorge sulle ceneri di uno dei più grossi fallimenti (Amia, n.d.r) registrati su territorio nazionale e la continuità dei servizi, seppure non in maniera ottimale, si è potuta garantire solo grazie all’impegno e al senso del dovere profuso da tutti i lavoratori del gruppo Amia che hanno lavorato incessantemente nonostante la precarietà degli strumenti a disposizione”.
“I casi di ‘fannulloneria’, che rappresentano una inaccettabile eccezione – conclude – sono oggetto di costante attenzione da parte dei vertici aziendali che, nel rispetto della normativa e del vigente contratto di lavoro, adottano tutte le misure reprimende necessarie. Pertanto, si invitano tutti i cittadini ad esprimere la partecipazione civica attraverso strumenti più costruttivi quali, ad esempio, la sensibilizzazione di quella parte di cittadinanza irrispettosa delle regole di conferimento”.